Cina: aumentano gli investimenti nella produzione interna di chip

Oggi sul blog di China House parliamo dell’aumento degli investimenti della produzione dei chip in Cina.

È un argomento molto interessante se si considera che il giro d’affari intorno ai semiconduttori è aumentato di più del 18% in un solo anno.

Esploriamo le motivazioni e le conseguenze di tale crescita grazie al supporto di un articolo letto su scmp.com.

Cina: aumentano gli investimenti nella produzione interna di chip

Negli ultimi tempi le aziende cinesi che si occupano di tecnologia e, in particolare, di semiconduttori hanno visto un aumento esponenziale delle vendite di chip e circuiti integrati made in China.

Per essere più precisi, parliamo di un tasso di crescita di oltre il 18%: il più alto mai registrato negli ultimi tre anni.

Il giro d’affari dei chip in Cina ha raggiunto la cifra impressionante di 1,05 trilioni di yuan (158,6 miliardi di dollari) nel 2021.

La fonte di queste informazioni è più che autorevole: la China Semiconductor Industry Association, organizzazione portavoce di 744 aziende del settore.

La stessa associazione ha stimato che quello dei semiconduttori è, in generale, il settore più in crescita in Cina.

Ha superato concorrenti come il design e l’imballaggio.

Cina: gli investimenti nella produzione interna di chip possono renderla leader globale di settore

Siamo di fronte ad un mercato potente e influente di cui la Cina può diventare il rappresentante primario a livello globale.

La “consacrazione” della Cina a produttore più importante del mondo dipende, sostanzialmente, da tre condizioni:

  1. gli USA imporranno nuove sanzioni alle aziende di chip cinesi?
  2. il Giappone limiterà o meno l’accesso alla Cina alle materie prime utili a produrre i semiconduttori (a causa delle pressioni statunitensi);
  3. se le leggi cinesi supporteranno le aziende private che si occupano della costruzione dei chip.

Cina: per incrementare la produzione di chip le aziende si candidano per ricevere fondi

Nel frattempo, qualche mese fa, 81 aziende cinesi si sono candidate a ricevere fondi industriali per aumentare la produzione di chip.

Altre, invece, progettano fusioni e/o acquisizioni per diventare competitive nel business della produzione di semiconduttori.

Questi sforzi sono dovuti sia al desiderio di diventare competitivi nel mercato (in specie per dare filo da torcere agli Stati Uniti), sia per assicurarsi una maggiore autosufficienza nella produzione di circuiti integrati.

La Cina ne ha prodotti circa 359,4 miliardi nel 2021, con un aumento del 33,3% su base annua.

Cina: aumentano gli investimenti nella produzione interna di chip

Qui i principali.

Nel 2021 il governo cinese ha annunciato lo stanziamento di 26 milioni di dollari per la produzione di wafer (una sottile fetta di materiale semiconduttore).

  • Shenzhen Hongfuhan Technology Co ha dichiarato di voler stanziare 10,6 milioni di yuan e costituire un fondo dedicato al potenziamento dell’industria dei semiconduttori.
  • Jiangsu Dagang Co ha annunciato l’apertura di un fondo di 45 milioni di yuan da investire in produzione di semiconduttori nella città di Zhenjiang (provincia di Jiangsu).

Questi ed altri progetti potrebbero rendere più forte e competitiva l’industria cinese dei chip, è indubbio.

Secondo alcuni esperti, tuttavia, l’ingente quantità di fondi potrebbe causare un serio spreco di materiali e risorse nonché una dispersione di capitali e talenti.

Insomma, la questione ha molte sfaccettature e presenta ancora contraddizioni, specialmente se si considera un dato fondamentale: nonostante gli sforzi, la Cina dipende ancora dalle esportazioni estere per quanto riguarda i chip più sofisticati.

 

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