L’articolo che China House ti propone questa settimana riguarda le opportunità di cambiamento per il turismo in Cina alla luce della grave crisi – economica, sanitaria, sociale – provocata dalla diffusione del Covid-19.
Lo studio che prenderemo in esame, intitolato “Negotiating interdisciplinary practice under the COVID-19 crisis: opportunities and challenges for tourism research”, è stato pubblicato su Tourism Review e letto sul portale emerald.com.
Opportunità per il turismo in Cina durante il Covid-19
Il turismo è uno dei mercati sui quali si regge l’economia mondiale, un’attività di importanza vitale per la nostra società.
La pandemia globale causata dalla diffusione del Covid-19 non ha risparmiato nessun paese e ha colpito con gravità non solo la sicurezza sanitaria ma anche l’economia di tutto il mondo.
Il blocco del turismo è stato immediato poiché la mobilità dei turisti sarebbe stata un veicolo di contagio velocissimo e fuori controllo.
In più, i lockdown in giro per il mondo e la chiusura dei confini delle nazioni hanno fatto il resto.
Una crisi di questa portata richiede una cooperazione tra medicina, politica, economia, psicologia, turismo e tante altre discipline.
I governi della maggior parte dei paesi del mondo hanno da subito stanziato fondi per venire incontro alle aziende e ai lavoratori in difficoltà.
Uno degli argomenti più discussi e di cui è obbligatorio parlare riguarda la necessità di fondere turismo e salute, focalizzandosi sulla necessità di fare prevenzione per dare nuova vitalità al turismo in totale sicurezza.
Opportunità per il turismo in Cina durante il Covid-19: dallo studio sopra citato emerge un quadro complesso.
Innanzitutto è importante considerare il Covid-19 come un fenomeno medico che ha creato una crisi umanitaria legata a molteplici questioni. Eccone alcune.
- Questioni sociali.
La carenza di dispositivi medici, di posti letto negli ospedali, di difficoltà della comunità durante l’emergenza sanitaria hanno fatto sì che si ponesse attenzione sul risvolto sociale della pandemia.
C’è bisogno di più attenzione alle necessità della comunità, in particolare delle persone svantaggiate.
Da non sottovalutare, inoltre, lo stretto contatto tra condizione sociale e diffusione delle malattie, da sempre argomento oggetto di studi multidisciplinari. - Questioni economiche.
La globalizzazione ha contribuito notevolmente all’aggravarsi della pandemia. In che modo?
Le catene di approvvigionamento e la produzione di beni sono state bloccate, mentre la richiesta dei consumi è cresciuta senza sosta.
La mancanza di materie prime ha creato grandi disagi alla produzione, la crisi dovuta ai lockdown ha dato il via a milioni di licenziamenti.
Queste motivazioni hanno creato una crisi economica senza precedenti.
Nonostante l’impegno dei governi dei singoli paesi che hanno aiutato aziende e lavoratori, la situazione è globalmente ancora molto grave. - Questioni politiche.
Il Covid-19 e il contenimento della diffusione del virus sono ovviamente diventati anche una questione politica.
È stato (ed è ancora) compito dei governi dei vari paesi pensare a misure efficaci per assicurare la sanità pubblica, la riduzione del rischio, la stabilità e la ripresa dell’economia, la gestione delle crisi, ecc. - Questioni ambientali.
Lo sviluppo della pandemia ha causato l’aumento del consumo di selvaggina – e quindi si è registrato un maggiore spreco di risorse naturali.
In generale l’inquinamento è aumentato, così come sono aumentati i rifiuti da smaltire.
È necessario che gli scienziati e gli organi internazionali competenti trovino dei modi per salvaguardare l’ambiente, il cui stato è già fortemente compromesso dal cambiamento climatico e da tutte le sue drammatiche conseguenze.
Il Covid-19 è anche un problema ambientale.
Nella seconda parte affronteremo le possibili risposte alla crisi senza precedenti in cui il turismo cinese versa e tireremo le somme, guardando al futuro.
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