Cina: negozi virtuali e e-commerce, quale futuro?

Cos’hanno in comune Lacoste, Laneige, L’Occitane, Lululemon? Oltre ad essere brand ricercati e amati in tutto il mondo, sono marchi che stanno sperimentando il loro percorso di vendita e marketing nel campo degli store virtuali del Metaverso.

Tridimensionali e interattive, queste nuove realtà di vendita online sono delle incredibili opportunità per fare non solo nuovi affari ma puntare sullo storytelling, sull’ esperienza e la sperimentazione.

Ne parliamo sul nuovo blogpost di questa settimana di China House, guidati da un articolo letto su jingdaily.com.

Cina: negozi virtuali e e-commerce, quale futuro?

Secondo Olga Dogadkina, cofondatrice e CEO dello sviluppatore di negozi virtuali Emperia, c’è una domanda sempre crescente di mondi virtuali e soluzioni nel metaverso.

Tanto lo si deve all’ingresso in questo campo di sperimentazione di player importanti come Meta e Apple.

Quello che all’inizio poteva essere definito hype, una moda del momento, oggi è una soluzione di e-commerce permanente, a lungo termine: un vero e proprio negozio virtuale” continua Dogadkina.

Secondo lo studio Beyond the Metaverse: CX Predictions for 2023 di Acxiom, lo shopping immersivo è uno dei trend più importanti  del 2023 e sta cambiando il mondo degli acquisti sul web.

Sempre secondo il suddetto studio si prevede che l’80% dei protagonisti dell’ e-commerce avrà il proprio spazio immersivo digitale di vendita da qui a 5 anni.

Cina: quale futuro per gli e-commerce?

Mentre le industrie si avventurano alla scoperta di nuovi approcci che si allineano ai progressi della tecnologia, gli store virtuali stanno avendo la meglio, risultando essere la scelta migliore per tutti i brand che non rinunciano né all’esperienza del negozio fisico, né all’opportunità di raccogliere dati digitali sui clienti (fidelizzati e potenziali).

Queste caratteristiche fanno sì che i brand possano esplorare tutti gli orizzonti dell’omnichannel a disposizione.

Il concetto appena descritto non è nuovo, ma ha avuto una forte ascesa a partire dal 2020 – in particolare, subito dopo lo scoppio della pandemia.

Non potendo uscire più di casa per acquistare nei luoghi fisici, le persone si sono tutte riversate sul web per i loro acquisti, “costringendo” i brand di qualsiasi entità e importanza ad adeguarsi al mondo che stava cambiando con tanta celerità.

I primi brand ad adeguarsi, come ad esempio Charlotte Tilbury e American Eagle, hanno generato milioni di dollari in vendite grazie all’intuizione della necessità di allestire negozi online ad alta interattività con realtà aumentata e altre innovazioni interessanti.

Cina: negozi online e e-commerce, quali numeri?

La forza di questa aggiornata visione dei negozi online non sta solo nella novità da lanciare prima degli altri.

I negozi nel Metaverso sono una miniera d’oro di dati per esaminare la performance di un brand.

Gli insights di queste esperienze virtuali possono evidenziare cosa vende bene e cosa no, quali sono i trend da tenere d’occhio, i dati demografici dei compratori, il tempo di permanenza online, eccetera.

I brand possono fare tesoro di questi dati per modificare e “cucire” proposte e offerte di vendita sui propri consumatori – ma anche capire in quale direzione muoversi nel prossimo futuro.

Gli store virtuali sono una nuova pagina del retail virtuale della quale non si è ancora compresa la portata. Costruire un virtual store online è estremamente complesso: non è solo estetica e non è assolutamente paragonabile alla creazione di un sito in 2D” continua Dogadkina.

Emperia, la sua piattaforma, si occupa sia della costruzione iniziale del virtual store che della sua manutenzione nel tempo.

Oltre a ricevere costantemente dati aggiornati, i proprietari dei virtual store hanno la piena libertà creativa, così come la possibilità di ottimizzare con continuità le performance dello shopping virtuale.

Cina: negozi virtuali, e-commerce e il rinnovamento del marketing

Gli store virtuali possono essere visti anche come dei luoghi digitali dove lanciare nuovi prodotti, creare curiosità e hype. Ultimamente, ad esempio, il brand Lululemon ha pubblicizzato le sue nuove sneakers Chargefeel 2.

Questi luoghi virtuali danno anche l’opportunità ai brand di esplorare campi mai avvicinati prima.

American Eagle ha lanciato un servizio potenziato dall’Intelligenza Artificiale per i suoi clienti rivelatosi un grandissimo successo.

Quale sarà, dunque, il futuro dei negozi fisici? Quali, inoltre, le opportunità degli store virtuali e degli spazi di shopping nel metaverso?
Ne parleremo ancora sul nostro blog di China House: continua a seguirci se ti interessa il mondo del Web3.

 

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