Cina: mercato “wine and spirits” e blockchain

Oggi sul blog di China House ti raccontiamo di un trend molto interessante: riguarda il mercato “wine and spirits” e la blockchain.

Apparentemente sembra che i due settori non abbiano molto in comune.

E invece nel 2021 è nata BlockBar: una piattaforma basata su blockchain il cui scopo è rassicurare i compratori sulla provenienza di vino e alcolici di lusso, al giorno d’oggi sempre più soggetti a contraffazione.

Ma scopriamo di più su questo interessante topic grazie alla lettura di una news trovata su jingdaily.com.

Cina: mercato “wine and spirits” e blockchain

La parola “blockchain” potrà essere un’incognita per molti, potrà rendere scettici altri, ma non lascerà indifferenti gli appassionati di bevande alcoliche che, grazie al mondo digitale e al suo potenziale, si terranno alla larga da truffe e contraffazioni.

Il mercato globale del vino e degli alcolici è tra i più influenti al mondo: si stima raggiungerà i 333 miliardi di dollari nel 2023, con un tasso di crescita annuale del 5,2% da qui al 2027.

Insieme al successo e ai grandi guadagni, però, arriva la minaccia della contraffazione: nel settore vini e liquori non è mai stata così alta e pesante da sostenere.

È per questo che sia i produttori che i consumatori si affidano alla blockchain per evitare di incappare in falsi.

Una delle aziende più in vista del momento in questo ambito è nata nel 2021 e si chiama BlockBar.

Grazie alla tecnologia blockchain, BlockBar traccia provenienza e proprietà delle bottiglie nel mercato wine and spirits di lusso totalizzando, ad oggi, vendite per 7 milioni di dollari provenienti da circa 300 mila clienti (fidelizzati in solo 1 anno dalla sua nascita).

Jamie Ritchie, Chief Operating Officer di BlockBar ed ex presidente di Worldwide Wines and Spirits presso Sotheby’s ha raccontato la storia dietro BlockBar e la necessità di tutelare un mercato sempre più in ascesa, ma anche in pericolo da minacce di contraffazione.

La tecnologia sta rivoluzionando il settore delle bevande di lusso perché rassicura le persone, dà trasparenza ed efficienza grazie alla sua natura digitale fortemente in via di sviluppo.

Ritchie racconta che BlockBar si affaccia in un settore di mercato che punta a sfondare 1,5 trilioni di dollari di fatturato entro il 2030.

La sua forza sta nello storytelling, ovvero nel raccontare che i liquori sono gusto, sì, ma sono anche passione, storia, duro lavoro, attesa, piacere.

La forza dei racconti è che creano magia e invogliano i “lettori” (leggi: i clienti finali) a sognare.

BlockBar combatte le contraffazioni nel mercato dei vini e dei liquori non solo grazie alla blockchain, ma anche dando la possibilità di acquistare NFT, i quali vengono coniati dal produttore e trasferiti immediatamente al consumatore.

Finché la bottiglia rimane all’interno dell’ecosistema BlockBar, il titolare avrà sempre tracciabilità e accesso alla provenienza della sua bottiglia.

Non solo lotta alla contraffazione: secondo Ritchie, BlockBar può cambiare le regole del gioco nel settore wine and spirits perché in gradi di tracciare gusti, abitudini di acquisto, demografica dei compratori, capire quali brand vendono di più e in quali paesi. Insomma, BlockBar è una vera e propria miniera di dati e si rivela essere un’idea geniale per il mercato degli alcolici.

 

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