I viaggiatori cinesi alimenteranno il boom degli incassi dei duty free negli aeroporti?

Il migliore shopping di lusso i viaggiatori cinesi spesso lo fanno in aeroporto: lo sapevi?

Nell’articolo di questa settimana che ti proponiamo sul blog di China House parliamo di aeroporti come luoghi che desiderano fortemente rivendicare e ricordare il loro status di principali destinazioni per lo shopping di lusso e di schiacciare la concorrenza degli altri negozi duty-free sparsi nelle città.

A farci da supporto per parlarne c’è un articolo pubblicato su jingdaily.com.

I viaggiatori cinesi alimenteranno il boom degli incassi dei duty free negli aeroporti?

Le boutique di lusso degli aeroporti e i negozi duty-free aspettano con impazienza le prossime mosse dei turisti cinesi in partenza o in transito per mete estere.

Quali scenari aspettarsi dopo la fine della pandemia, lo stravolgimento dell’economia mondiale e i radicali cambiamenti nelle abitudini di acquisto dei cinesi?

Prima di parlare di sguardi rivolti verso il futuro, definiamo la condizione di shopping duty free in Cina oggi.

Il panorama del duty-free del paese è molto cambiato dall’inizio della pandemia: ora i negozi esentasse si trovano anche nei centri città, in specifici complessi urbani localizzabili in metropoli come Sanya e Shanghai.

Lo sviluppo all’interno dei centri cittadini, incoraggiato dal governo centrale, è volto ad attrarre turisti (cinesi e non).

Negli articoli delle scorse settimane abbiamo spesso sottolineato gli sforzi del governo cinese di incrementare il turismo interno, con un’ottima risposta da parte della popolazione.

Nel 2024 si prevedono 130 milioni di turisti cinesi in giro per il mondo, il che vuol dire anche un aumento della spesa nei negozi duty-free in tutta la zona Asia-Pacifico.

Entro il 2027, le entrate duty-free di quest’area geografica raggiungeranno, si stima, la cifra record di 81 miliardi di dollari (e la Cina contribuirà per l’87% del totale).

Com’è cambiato lo scenario?

Le zone più frequentate dai turisti che cercano il lusso e vogliono regalarsi dello shopping di qualità risparmiando le tasse sono principalmente la provincia di Hainan, le zone duty-free di Pechino, Shanghai, Shenzhen, Fuzhou e Guangzhou.

Non si tratta di semplici negozi, ma di vera e propria vendita al dettaglio che diventa esperienza di lusso, con boutique esclusive e servizi pensati su misura per il cliente, ma anche intrattenimento.

È cambiato lo scenario dello shopping di lusso in Cina, ma sono cambiati anche i consumatori cinesi.

Prima della pandemia, i cinesi erano visti come degli spendaccioni a volte folli, ma ora i loro comportamenti, così come il valore dei soldi e le priorità di acquisto sono molto mutati – e la pandemia di Coronavirus è stato lo spartiacque.

In questo scenario, dove e come si inseriscono i duty free degli aeroporti?

Negli ultimi quattro anni, il commercio al dettaglio negli aeroporti ha dovuto fare i conti con il cambiamento delle abitudini dei consumatori cinesi.

Visto il blocco aereo della Cina, i duty-free si sono spostati, come già detto, nei cuori pulsanti delle città come Shanghai, Guangdong e Sanya.

I marchi, e non parliamo solo del lusso, hanno dovuto adattarsi a questa nuova normalità e cercare un linguaggio, una cifra per poter attrarre sia turisti cinesi che locals.

Le strategie di marketing per riuscire nell’impresa hanno certamente coinvolto i social media e le star del web, così come i KOL e gli influencer.

Nonostante l’apertura delle frontiere e la ripresa dei viaggi, la vendita al dettaglio negli aeroporti si trova in una situazione non facile.

La spesa prevista dai turisti cinesi per questa fetta di shopping si sta rivelando più debole negli aeroporti rispetto al periodo pre-pandemia” sostiene Martin Moodie, fondatore e presidente del Moodie Davitt Report.

Qual è lo stato attuale dei duty free nel resto del mondo?

Nel frattempo, nel resto del mondo aeroporti come quelli di Orlando (Orlando International) stanno lavorando per trasformare i terminal in spazi commerciali completi e innovativi.

Progetti simili a quello di Orlando non sono pensati solo per dare opportunità di intrattenimento, ma anche per prolungare la permanenza dei visitatori all’interno dell’aeroporto, aumentando così la possibilità che essi spendano vagando tra negozi e ristoranti.

Per quanto riguarda il lusso, gli aeroporti stanno diventando luoghi un cui acquistare prodotti con un valore aggiunto e in edizioni limitate, che offrono servizi esclusivi (ad esempio, Qatar Duty Free aprirà presto una Spa firmata Dior).

Nell’aeroporto JFK di New York è possibile acquistare fragranze esclusive Dior e pagare un extra per servizi personalizzati come l’incisione sul flacone.

Servizi simili avvicinano i turisti del lusso a questo tipo di acquisti, coinvolgendo anche la fascia più giovane di consumatori, molto attenti alla personalizzazione e all’unicità.

 

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