Oggi sul blog di China House parliamo di Alibaba e del suo investimento nelle app di videoconferenza.
Grazie all’acquisizione della start-up Pano finalizzata per migliorare le prestazioni della piattaforma di workplace e meeting online DingTalk.
Alibaba Group si conferma così, ancora una volta, un’azienda che vuole lasciare la sua impronta nel mondo del business e affermarsi come una multinazionale di impatto globale.
Approfondiamo i dettagli e i punti salienti dell’acquisizione grazie al supporto di un articolo letto su scmp.com.
Alibaba investe nelle app di videoconferenza
È di qualche settimana fa la notizia secondo cui DingTalk, l’app di workplace e videoconferenze sviluppata da Alibaba, abbia terminato l’acquisizione di Pano, start-up di streaming.
I dettagli economici della transazione non sono stati resi noti.
Quello che è certo è che, grazie a questa fusione, DingTalk potrà contare su un netto miglioramento delle prestazioni audio e video.
Alibaba investe su Pano. Ma chi è questa start-up?
Pano è una start-up che nasce nel 2019 con l’obiettivo di aiutare aziende e sviluppatori ad ottenere servizi di streaming ad alta definizione, stabili e facili da utilizzare.
Attiva in oltre 200 tra nazioni e regioni, Pano continuerà il suo lavoro al fianco di DingTalk con l’obiettivo di migliorare la piattaforma esistente rendendola più competitiva e ricca di nuove tecnologie per i partner.
Zhao Jiayu, fondatore e CEO di Pano, ha oltre 18 anni di esperienza nello sviluppo delle tecnologie legate alle videoconferenze e alle comunicazioni in tempo reale.
Infatti, nel suo CV, può vantare ruoli di prestigio presso realtà aziendali come CommsEase e Cisco WebEx.
Da parte sua, nel 2020 Pano si era già aggiudicata un finanziamento di 25 milioni di yuan (circa 3.94 milioni di dollari) da parte di Sequoia China.
Alibaba investe nelle app di videoconferenza tramite DingTalk
A questo punto le ambizioni di DingTalk sembrano molto chiare.
Tramite la sua app, Alibaba vuole dare filo da torcere alle grandi piattaforme di videoconferenze come WeChat (sviluppata dal gigante Tencent Holdings) e Zoom – solo per citare le più popolari.
Inoltre, Alibaba è davvero intenzionata a prendersi il suo posto nel mercato dei servizi per le videoconferenze, che in Cina raggiungerà il valore di 10 miliardi di yuan entro il 2024.
Cosa ne pensi di questa notizia e della scalata di Alibaba nel mondo delle tecnologie per le videoconferenze online? Condividi con noi la tua opinione, contatta il team China House.