Cos’hanno in comune i brand di lusso e l’insonnia? L’accostamento sembra buffo, assurdo e poco comprensibile, ma esiste un legame che tiene tutto insieme.
Di cosa si tratta? Te lo raccontiamo nell’articolo di questa settimana del blog targato China House.
A supportarci, un interessante articolo letto su jingdaily.com.
Cina: brand di lusso e problemi di insonnia
I cinesi non dormono.
Secondo numerose ricerche scientifiche è emerso che il 59% dei cinesi che vivono in realtà urbane soffrono di insonnia o, comunque, dormono poco e male.
Le cause di questi disturbi del sonno vanno ricercate di base nello stress e nell’ansia (di cui soffrono specialmente i più giovani).
Il Covid-19 e l’emergenza sanitaria hanno fatto il resto, caricando le persone di un bagaglio emotivo molto pesante.
Cina: 157 miliardi di dollari verranno spesi per l’insonnia
I cinesi sanno bene che il sonno è uno degli indicatori principali della salute generale e che il benessere è collegato, in modo stretto, al riposo notturno (sondaggio Nielsen IQ).
Si stima che la spesa per il benessere legato al sonno arriverà a 157 miliardi di dollari entro il 2030.
Ma in che modo i cinesi spenderanno questi soldi?
Cina: cosa possono fare i brand di lusso per i disturbi del sonno?
Il settore del lusso sta capendo l’importanza del riposo regolare e può fare di questo indicatore della salute un business fruttuoso.
L’azienda australiana produttrice di letti A.H. Beard possiede almeno 50 negozi in Cina e prevede di raddoppiarne il numero nel giro di pochi anni.
Lo stesso CEO dell’azienda ha affermato che i cinesi si stanno rendendo conto dell’importanza del sonno nelle loro vite e che sono disposti ad investire per avere un letto di qualità.
Lo stesso discorso vale per l’azienda britannica Savoir Beds, la quale produce meno di 1000 letti artigianali all’anno.
Vista l’altissima qualità e la grande richiesta di mercato, entro un anno Savoir Beds aprirà un suo showroom a Pechino – ma è già presente in città come Guangzhou, Shanghai e Qingdao.
Cina: l’importanza del sonno intercetta i nuovi business dei brand di lusso
L’importanza del sonno e la consapevolezza che il riposo è una parte importante della giornata sta motivando le persone a cercare modi per migliorare questo aspetto della propria vita.
Secondo un sondaggio condotto da YouGov e IKEA nel 2021, solo il 53% dei cinesi ritiene di avere una stanza da letto confortevole e che concili il sonno.
Accanto all’attenzione per gli spazi dedicati al riposo si inseriscono anche cibi, bevande e app di nutrizione che possono facilitare – e favorire – il sonno.
La tecnologia può aiutare moltissimo: l’89% di chi ha partecipato alle interviste dichiara che i dispositivi indossabili sono molto utili per tenere sotto controllo i parametri vitali e le condizioni di salute.
Una delle collaborazioni più interessanti in questo senso è quella tra Gucci e Oura, brand finlandese che crea dispositivi tecnologici medici all’avanguardia.
Insieme i due marchi hanno lanciato Gucci x Oura, un anello intelligente.
Dal sito ufficiale di Gucci si apprende che esso può, tra le altre cose: “analizzare il sonno profondo, la fase REM, il sonno leggero, la frequenza cardiaca giornaliera, l’orario ideale in cui andare a letto e molto altro“.
Secondo il New York Times la seconda generazione di Gucci x Oura sarà disponibile a breve in alcune boutique Gucci selezionate.
Cina: insonnia, brand di lusso e la nascente sleeping economy
Questa sleeping economy in grande ascesa dà anche l’opportunità ai player dell’ospitalità di lusso e della cura della persona di creare pacchetti ad hoc e servizi per coloro che vogliono sperimentare percorsi di “induzione al sonno“.
È il caso di Rosewood Hotels & Resorts, catena di alberghi extra lusso che organizza l’esperienza immersiva “Alchemy of Sleep“.
Si tratta di un programma che combina massaggi rilassanti, terapie del suono e trattamenti a base di erbe cinesi.
Sleeping economy e tendenze demografiche in Cina
In conclusione, un dato interessante: l’economia basata sul miglioramento della qualità del sonno è molto collegata alle tendenze demografiche cinesi e all’invecchiamento della sua popolazione.
Quest’ultimo, che sta avvenendo in maniera veloce ed inesorabile, manda un chiaro messaggio ai brand: il valore del sonno come indicatore di buona salute non può essere ignorato, poiché troppo grande e importante.
È arrivata l’ora di svegliarsi – almeno per le aziende!
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