Cina: cos’è l’economia autoremunerativa?

Sai cosa si intende per economia autoremunerativa? Te lo spieghiamo oggi sul blog di China House.

Cina: cos’è l’economia autoremunerativa?

Secondo un recente studio, il 2023 McKinsey China Consumer Report, il 58% dei nuclei familiari cinesi è molto attento al risparmio: mettere da parte dei soldi per improvvisi momenti di difficoltà è di vitale importanza per oltre la metà della popolazione.

Ciò è vero, in parte, anche per i giovanissimi: i Zillennial (la micro-generazione che include i nati dal 1993 e il 1998) è quella che si dedica a fare, più di tutti, economia autoremunerativa: risparmia per concedersi delle “coccole” acquistando beni costosi di tanto in tanto.

Ma scopriamo di più grazie ad un interessante articolo letto su jingdaily.com.

Cina: i Zillennial e l’economia autoremunerativa

Senza dubbio l’epidemia di Covid-19 ha cambiato non solo l’assetto globale e l’economia del mondo intero ma anche le abitudini di tutti noi.

Il già citato studio di McKinsey rivela che il risparmio in Cina è ancora visto come un’ancora di salvataggio, l’ombrello sotto cui ripararsi nei “giorni di pioggia”.

Il 58% è la percentuale di risparmiatori più alta registrata dal 2014.

Come si pongono i giovani consumatori nel contesto appena descritto?

I Millennial e i Gen Z cinesi sono sempre più interessati alla possibilità di svolgere un lavoro ibrido in cui abbiano libertà di movimento.

Mentre il 54% dei Millennial dice di avere una seconda entrata per mettere da parte denaro extra, un report pubblicato dalla Peking University e dall’agenzia di lavoro Zhilian rivela che il 70% dei ragazzi cinesi nati dal 1993 al 1998 vuole diventare un “nomade digitale”.

Ecco che il concetto di  economia autoremunerativa si spiega alla perfezione

Le persone scelgono di risparmiare per gratificarsi, per soddisfare dei desideri e bisogni personali – a volte costosi – per sentirsi meglio.

Comprare cose costose non vuol dire edonismo; piuttosto, per i cinesi simboleggia il mettere sé stessi, il proprio sviluppo personale e finanziario prima di ogni cosa.

Non solo oggetti, quindi, ma anche rituali di bellezza, comprare box con prodotti a sorpresa, regalarsi corsi pratici, ecc.

In particolare, l’acquisto delle box con prodotti a sorpresa sta diventando una pratica comune che non solo è indicatrice del potere d’acquisto dei Gen Z cinesi (che ogni tanto si concedono dello shopping di lusso “al buio”) ma che è potenzialmente un investimento.

I prodotti trovati nelle mistery box, di solito delle edizioni limitate o create in esclusiva per la scatola, sono rivendibili a prezzi molto alti.

È per questo che i brand di lusso dovrebbero davvero investire sulla creazione di prodotti simili, di calendari dell’avvento, ecc.

I consumatori amano concedersi questo tipo di shopping dopo aver risparmiato a lungo e darsi una ricompensa per la costanza.

 

Cosa ne pensi del trend dell’economia della gratificazione in Cina? Dicci la tua, scrivi a China House.

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