I turisti cinesi hanno ricominciato a viaggiare ma le loro abitudini, i gusti e le scelte sono cambiati molto.
L’articolo che il team China House ti propone questa settimana esplora tutti i cambiamenti avvenuti nel settore turismo in Cina e come essi stiano cambiando l’assetto di questa industria miliardaria – con effetti sul mondo intero.
A supportarci un articolo letto sul sito di news cnbc.com.
Cina: i turisti cinesi hanno ricominciato a viaggiare
Una delle notizie più importanti degli ultimi tempi, che ritorna ci continuo nei notiziari e sulla carta stampata, è che la Cina ha riaperto i suoi confini (anche aerei).
I cinesi possono di nuovo viaggiare all’estero e i cittadini stranieri possono tornare a visitare le bellezze dell’immenso territorio cinese.
Ma per i turisti cinesi tante cose sono cambiate.
Secondo una ricerca condotta dal Chinese Outbound Tourism Research Institute, compagnia indipendente con base in Germania, dopo il periodo del Covid i turisti cinesi sono interessati, di base, a due tipologie di attrazioni turistiche:
- quelle in cui si sta all’aperto, a contatto con la natura;
- quelle che si trovano in Cina – e per le quali, appunto, non c’è bisogno di volare all’estero.
I cinesi hanno vissuto lockdown lunghi e pesanti (più di quelli imposti in Occidente).
Cina: i turisti cinesi hanno ricominciato a viaggiare
Il comparto del turismo si è aperto con molta più lentezza
I viaggiatori potevano spostarsi “solo” all’interno della Cina stessa.
Questa condizione imposta dal governo ha fatto sì che le persone prediligessero esperienze a contatto con la natura.
Il campeggio e la sua forma cool, il glamping, sono cresciuti in maniera esponenziale, scelti anche dalle famiglie con bambini.
Questo trend ha dato il via ad un boom del turismo interno e opportunità di viaggio alla scoperta del proprio paese – una possibilità da non dare per scontata.
Anche i cinesi più ricchi, di solito amanti dei viaggi all’estero (e portati a farlo anche per mantenere il proprio status sociale), si sono trovati costretti a viaggiare entro i confini del proprio Paese.
Ciò ha contribuito a una forte espansione del turismo cinese interno, stimolante e diversificato, con evidenti benefici all’economia nazionale.
Cina: i turisti cinesi hanno ricominciato a viaggiare
Il settore dei viaggi riparte anche se per gradi
Secondo il China’s National Bureau of Statistics, i cinesi hanno compiuto 170 milioni di viaggi nel 2019.
Solo entro la metà dello stesso anno i cinesi all’estero avevano speso l’incredibile cifra di 127.5 miliardi di dollari.
Secondo alcune stime, il 2023 dovrebbe raggiungere i 2/3 delle cifre registrate nel 2019, raggiungendo i 110 milioni di attraversamenti del confine nazionale cinese (dati COTRI).
Secondo il gruppo alberghiero Accor, circa 3 cinesi su 4 rimarranno in Cina e viaggeranno alla scoperta del proprio Paese.
Ciò è dovuto anche all’incapacità delle compagnie aeree di poter ospitare lo stesso numero di viaggiatori del 2019.
A questa nuova situazione si aggiunge anche:
- la difficoltà dei cittadini cinesi a rinnovare il proprio passaporto e a ottenere visti;
- la difficoltà a viaggiare in paesi vicini come la Corea del Sud e il Giappone a causa delle restrizioni di viaggio.
Cina: i turisti cinesi hanno ricominciato a viaggiare
Ad approfittare di questo momento di confusione ci hanno pensato altri paesi asiatici
La Thailandia, ad esempio, è stata (ed è tuttora) una delle destinazioni più gettonate da parte dei turisti cinesi: tra gennaio e febbraio 2023 circa 180 mila cinesi vi si sono recati.
Ad oggi, il vice primo ministro thailandese ha affermato che nel 2023 il Paese stima di ospitare ben 15 milioni di turisti cinesi.
In Thailandia, infatti, è possibile richiedere il visto una volta atterrati.
I turisti cinesi con tutte le dosi di vaccino e un’assicurazione di viaggio non hanno avuto problemi nell’accedere alle strutture turistiche.
Il settore turistico è in continuo mutamento e, insieme ad esso, trend, abitudini e preferenze.
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