Comprare oggetti di seconda mano non è più una cosa da nascondere – anzi, più acquisti second hand, più sei alla moda.
Questa settimana sul blog di China House esploriamo il mondo degli acquisti di seconda mano in Cina: questo mercato, infatti, sta vivendo un boom di popolarità (e incassi) senza precedenti.
Il mondo del lusso, è ovvio, è in testa.
A farci da supporto, un interessante articolo pubblicato su jingdaily.com.
Cina: il boom degli acquisti di seconda mano
Gli acquisti di seconda mano non sono più un tabù – né per le persone, né per le maison di lusso.
Il mercato del vintage e del second hand sta vivendo una delle sue stagioni più floride a livello mondiale.
Da Gucci a Coach, tutti i brand del lusso internazionale stanno entrando nel concetto del mondo dell’usato per venire incontro alle nuove esigenze dei clienti (specialmente i più giovani).
In Cina, i ragazzi e le ragazze della Gen Z rappresentano il 65% degli acquirenti totali degli oggetti di seconda mano.
In generale, la Cina si assesta al 5% dei compratori mondiali di lusso di seconda mano.
Una percentuale ancora bassa, certo, ma con delle enormi potenzialità di crescita.
Basti pensare al fatto che, solo nel 2022, il 40% dei cinesi a possedere prodotti di lusso ne ha messo almeno uno in vendita, aumentando il circolo dei beni di lusso di seconda mano.
Secondo Jacob Cooke, CEO di WPIC Marketing + Technologies, molto è da attribuire alla crisi economica causata dal Covid-19.
In tanti hanno venduto borse e accessori di lusso per guadagnare soldi facili.
Chi acquistava, invece, è probabile che l’ha fatto a causa dell’impossibilità di viaggiare all’estero e recarsi nelle boutique di lusso.
Cina: il boom degli acquisti di seconda mano
Chi compra l’usato in Cina?
Secondo un report pubblicato da iResearch, il mercato degli oggetti usati in Cina valeva 8 miliardi di dollari nel 2020; la cifra raggiungerà i 32 miliardi entro il 2025.
Grazie anche alle celebrità e ai KOL, la popolarità degli acquisti vintage e second hand sta diventando molto importante in Cina.
L’acquirente ideale è una ragazza giovane, di solito appartenente alla Gen Z.
Tuttavia, i brand e i reseller non devono mai sottovalutare il potere d’acquisto degli uomini: la loro passione per le sneakers e per i pezzi in edizione limitata può creare inimmaginabili fonti di guadagno.
Chi acquista abbigliamento e accessori usati di lusso si concentra sulla ricerca di pezzi speciali per delle ricorrenze particolari.
Online è possibile trovare di tutto: borse, moda ready to wear ma anche vestiti da sposa, smoking, cravatte.
Cina: il boom degli acquisti di seconda mano
Online vs. Offline
Già nel 2020 in Cina era esplosa la second hand mania, con le piattaforme di e-commerce Seecoo, Plum e Poizon finanziate per decine di milioni di dollari.
Tuttavia difficoltà non trascurabili come le commissioni troppo alte, la poca trasparenza, la logistica lenta, gli oggetti contraffatti hanno affossato la reputazione di questi rivenditori online.
Per i consumatori cinesi la fiducia è un valore non negoziabile – e il mercato dei beni di lusso di seconda mano in Cina pullula di falsi.
Nel 2019 solo il 33,6% degli oggetti di lusso nel circuito dell’usato è risultato autentico.
Nonostante gli e-commerce online si sforzino di trovare soluzioni per tutelare i clienti, i negozi fisici sembrano essere le destinazioni preferite di chi compra.
Toccare con mano tessuti, cerniere, bottoni, controllare le etichette sono gesti rassicuranti per gli acquirenti – che, una volta ispezionato il capo, sono più inclini ad acquistare.
Anche per questo motivo nuovi negozi di lusso con oggetti e abbigliamento di seconda mano spuntano in ogni dove nelle aree residenziali in Cina.
Il rapporto tra venditore e cliente è alla base per formalizzare gli acquisti: toccando con mano, i clienti si fidano ed instaurano un rapporto.
Da non sottovalutare, nel caso dei negozi fisici, anche l’importanza della sostenibilità – tema davvero scottante per l’industria della moda.
Cina: il boom degli acquisti di seconda mano
Uno sguardo verso il futuro del second hand
Ci sono più fattori che contribuiranno allo sviluppo dello shopping di lusso di seconda mano in Cina.
Quello più importante è rappresentato dai principali compratori: i giovani della Generazione Z.
Rispetto ai boomer e a quelli della Gen X, i nati dopo il 1997 sono molto attenti ai temi ambientali, interessandosi e agendo contro il cambiamento climatico.
Le loro decisioni di shopping partono spesso da considerazioni di natura ecologica.
Inoltre, essi accettano di buon grado l’idea di possedere qualcosa che abbia una storia precedente, che sia appartenuto ad un altro individuo.
Cosa ne pensi del fenomeno del vintage e degli acquisti di lusso di seconda mano?
Siamo curiosi di conoscere la tua opinione: raccontala al team China House.