Questa settimana sul blog di China House parliamo di viaggi e della domanda in crescita per sistemazioni in alberghi di lusso e boutique hotel.
In Cina, infatti, oltre il 60% dei turisti sceglie sistemazioni di prestigio.
I boutique hotel e le strutture di lusso sono le preferite dei viaggiatori cinesi
I lavoratori del settore, dunque, si chiedono se questa domanda possa dare una spinta alle catene alberghiere di lusso locali.
Secondo uno studio condotto da Fliggy circa le previsioni di viaggio in occasione del Mid-Autumn Festival 2024, la risposta a questa domanda potrebbe essere certamente “sì“.
Approfondiamo l’argomento grazie al supporto di una interessante news letta su jingdaily.com.
É interessante notare come gli hotel a quattro e cinque stelle rappresentano, in questo momento storico, più della metà di tutte le prenotazioni in Cina.
Ciò vuol dire che i viaggiatori cinesi si concedono soggiorni nelle migliori strutture, desiderano esperienze premium e culturalmente immersive.
Anche i servizi che ruotano attorno al mondo alberghiero sono aumentati: i noleggi di automobili sono raddoppiati, per fare un esempio concreto.
Le destinazioni più popolari come Shanghai, Pechino e Xi’an continuano la loro ascesa.
Altre località, come ad esempio Jingdezhen, città nella provincia orientale di Jiangxi, stanno crescendo con rapidità.
La diversificazione nella scelta della destinazione di viaggio è un’opportunità sia per catene alberghiere di lusso, sia per i boutique hotel di capitalizzare la domanda in costante crescita di viaggi di fascia alta.
La crescita dei viaggi di lusso in Cina ha preso un deciso slancio durante la pandemia.
Essendosi praticamente azzerate le possibilità di viaggiare all’estero, i viaggiatori cinesi hanno guardato “a casa loro” e hanno spostato la loro attenzione verso le esperienze di lusso praticabili all’interno del proprio paese di origine.
Nonostante la riapertura ai viaggi internazionali, l’interesse verso le esperienze di lusso locali non diminuisce, anzi: sta diventando la scelta preferita per coloro che sono abituati al lusso e lo cercano in giro per il mondo.
Da uno studio elaborato da Trip.com è emerso che “i turisti cinesi oggi sono disposti a spendere di più per migliorare la loro esperienza di viaggio“.
I boutique hotel gestiti da privati stanno iniziando ad offrire soggiorni immersivi nella cultura e incentrati sul design e sull’arte.
Ad esempio, la Yangshuo Sugar House era, in passato, uno zuccherificio.
Adesso è stato trasformato in un resort di lusso in cui architettura storica e comfort moderni si intrecciano per regalare ai viaggiatori un’esperienza unica e per far conoscere loro l’inestimabile patrimonio locale.
Un’altra struttura di lusso da attenzionare è l’Ahn Luh Zhujiajiao, in cui si offrono lezioni di Tai Chi e consulenze di medicina tradizionale cinese.
Hotel di questo calibro e con questi servizi sono in grado di attrarre viaggiatori in cerca di lusso e di autenticità e vanno fortissimo sui social come Xiaohongshu.
Buotique hotel vs. grandi catene di alberghi di lusso
Mentre i boutique hotel si godono il loro momento di massima prosperità, le grandi catene di alberghi di lusso come Wanda Hotels & Resorts e Nuo Hotels affrontano un momento di difficoltà e pressione dovuto alla necessità di differenziarsi per diventare competitivi in un mercato che valorizza sempre più l’unicità che è prerogativa dei già citati boutique hotel, ognuno unico nel suo genere.
Oggi, inoltre, il settore alberghiero sta affrontando un altro problema: un eccesso di offerta.
Come ha sostenuto in un’intervista Zhao Huanyan, economista cinese: “La capacità del settore alberghiero si è espansa a tal punto che l’offerta supera la domanda“.
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