I giovani cinesi riscoprono i templi: risveglio spirituale o nuovo trend?

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Oggi vi raccontiamo un fenomeno molto interessante registrato negli ultimi mesi che vede protagonista, è ovvio, la Cina.

Il numero dei visitatori dei templi nel paese è aumentato del 310% dall’inizio del 2023.

Numeri sorprendenti ma il dettaglio ancora più sorprendente riguarda la demografia della questione: quasi tutti i visitatori sono giovani appartenenti alla Gen Z e Millennial.

A cosa è dovuto questo rinnovato interesse verso la spiritualità? Come mai i giovani si recano nei templi come mai accaduto prima?

Scopriamolo insieme grazie a un’interessante news letta su jingdaily.com.

I giovani cinesi riscoprono i templi: risveglio spirituale o nuovo trend?

Se per caso ti trovassi a visitare Pechino, fai in modo di pianificare con anticipo la tua visita presso uno dei più famosi templi buddisti del mondo, lo Yonghe Palace.

Questo tempio reale buddista, luogo storico di meravigliosa bellezza, ospita circa quarantamila visitatori al giorno da marzo 2023.

Lo stesso discorso vale se ti capitasse di voler ammirare un altro famoso tempio, il Lingyin di Hangzhou: preparati a incanalarti lungo file chilometriche che iniziano già dalla mattina presto.

I giovani cinesi riscoprono i templi: risveglio spirituale o nuovo trend?

A cosa è dovuto questo boom di visite presso i luoghi di preghiera?

Gli stessi siti, lo specifichiamo, non erano così presi d’assalto da turisti (locali e non) fino a qualche anno fa.

Il 50% dei visitatori registrati nei templi da febbraio in poi facevano parte di una giovane fetta della popolazione.

Gen Z e Millennial bruciano incenso, pregano per la fortuna e per la salute, ma non solo.

Il loro principale obiettivo è comprare oggetti benedetti da usare come amuleti.

I giovani cinesi riscoprono i templi: risveglio spirituale o nuovo trend?

I braccialetti benedetti sono il must have della Gen Z

Tra i tanti gadget venduti dalle piccole botteghe dei templi, i braccialetti sembrano essere i più ricercati.

I loro significati sono vari e rispecchiano ciò che le persone sperano di attirare: benessere, fortuna nella carriera, ricchezza, ecc.

In particolare, i braccialetti venduti nell’area del tempio Yonghe sono diventati così popolari da essere rientrati nelle “tre specialità di Pechino”: insieme a loro, l’anatra arrosto e i dolci tipici della città.

Essendo venduti solo durante i giorni feriali, i prezzi dei braccialetti benedetti possono raggiungere cifre molto più alte del normale.

Sul social Xiaohongshu la parola chiave “Yonghe Palace bracelets” è stata inclusa in più di 30 mila post, includendo consigli sui colori più alla moda da acquistare e con quali outfit abbinarli.

La rinnovata popolarità dei luoghi di preghiera rientra nella rinascita dell’ “economia spirituale” che sta avvenendo in Cina.

Sono moltissimi i cinesi che si recano in questi luoghi dell’anima in cui regna la calma e il silenzio per ritrovare la serenità e curare il benessere psicologico.

La serenità che luoghi di preghiera come i templi riescono a trasmettere allontana lo stress, il burnout e l’ansia della vita quotidiana.

Inoltre, i templi sono luoghi economicamente accessibili a tutti, soprattutto ai più giovani che cercano tregua dallo stress è, perché no, anche un po’ di fortuna.

Al concetto di ricerca della buona sorte si lega un altro trend molto in voga in Cina: l’acquisto di biglietti della lotteria.

I giovani cinesi riscoprono i templi: risveglio spirituale o nuovo trend?

I templi accolgono i bisogni emotivi della Generazione Z

Il successo dei luoghi di raccoglimento e preghiera rivela quanto questi posti abbiano compreso i bisogni emotivi dei giovani cinesi.

Grazie al loro inestimabile valore culturale, i templi sono in grado di attrarre tante persone anche solo per i servizi e i prodotti che offrono.

In particolare i braccialetti sono del tutto paragonabili agli oggetti prodotti in edizione limitata dai grandi brand: vengono venduti tramite pochi e selezionati canali, sono ricercatissimi, alcuni non hanno prezzi accessibili ai più.

A questo boom di vendite di braccialetti è stata affiancata l’apertura di caffetterie uniche nel loro genere, luoghi che offrono esperienze immersive e “phygital” (physical + digital).

Tali offerte commerciali hanno fatto storcere il naso a più di una persona: sono stati molti i commenti di giornalisti e persone comuni a sottolineare come sia più importante impegnarsi nella vita quotidiana piuttosto che correre ai templi e pregare.

L’ hashtag “Chinese media comments on young Chinese preferring visiting temples over attending classes” – che accusa i giovani cinesi di visitare i templi invece di istruirsi – ha ricevuto più di 130 milioni di visualizzazioni su Weibo, creando numerose discussioni.

Nonostante le critiche, sono sempre di più i giovanissimi che si ritrovano nella pace dei luoghi di preghiera – per un motivo o per l’altro.

Cosa simboleggia questa necessità e qual è il messaggio che i grandi brand dovrebbero imparare?

Senza dubbio che i giovani cinesi sono disposti a spendere i loro soldi per prendersi cura della salute mentale e del benessere psicologico.

Per i brand, incorporare elementi culturali cinesi nella loro strategia vuol dire stabilire una connessione con i giovani consumatori e avere un’occasione di guadagno unica.

 

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