I viaggiatori adulti rappresenteranno il 50% dei viaggi nazionali in Cina entro il 2040

Li chiamano “silver travelers” e stanno trainando il settore viaggi in Cina.

I viaggiatori adulti rappresenteranno il 50% dei viaggi nazionali in Cina entro il 2040

Di chi stiamo parlando?

Si tratta dei viaggiatori dai 50 anni in su, il cui contributo al settore del turismo nazionale cinese crescerà così tanto, entro il 2040, da cambiare il volto e le strategie messe in atto da questo importante mercato.

Si tratta di un settore che si plasmerà per incontrare i gusti dei viaggiatori pensionati benestanti che già affollano le località cinesi più famose e lo faranno in numero sempre maggiore da qui ai prossimi 15 anni, secondo le proiezioni.

Ma scopriamo di più grazie ad un interessante articolo letto su jingdaily.com.

I viaggiatori adulti rappresenteranno il 50% dei viaggi nazionali in Cina entro il 2040

Le agenzie di viaggio, le grandi aziende del settore travel e tutti i business che lavorano nel settore del turismo in Cina stanno adattando le loro offerte per soddisfare il crescente numero di consumatori cinesi anziani benestanti.

Si stima che questa fascia di popolazione guiderà in maniera incontrastata il turismo interno nazionale dei prossimi anni sia per numero di presenze che per spesa pro-capite.

Tra sforzi messi in campo come l’aggiunta di professionisti sanitari al personale, la proposta di sconti particolari per gli anziani, eccetera, si spera di capitalizzare la ripresa del turismo cinese e portarla ai vecchi fasti del periodo pre-pandemia.

Viaggiatori over 50: una panoramica

Con circa 300 milioni di persone di età compresa tra 50 e 60 anni destinate ad andare in pensione nel prossimo decennio e con i “viaggi d’argento” (ossia intrapresi dalle persone over 50) che dovrebbero rappresentare il 50% dei viaggi all’interno della Cina stessa entro il 2040, si è sviluppata una fortissima attenzione allo stile di vita e alle preferenze di questa fascia demografica.

C’è da dire che la Cina, negli ultimi anni, sta facendo i conti con le conseguenze del rapido invecchiamento della popolazione.

Il governo cinese ha deciso di aumentare le pensioni minime, aumentare i servizi e le prestazioni mediche di base per gli anziani, nonché attuare politiche che li vedano ancora attivi e protagonisti della società.

È stato stimato che circa 300 milioni di persone nella fascia di età compresa tra i 50 e i 60 anni lasceranno il lavoro entro il 2033: da qui l’urgenza di attuare riforme e politiche serie che possano favorire la cosiddetta “silver economy”.

Gli anziani rappresentano un’opportunità di crescita per i brand

Nel marzo 2023 l’account di live streaming di Tmall ha presentato una diretta di shopping di tre ore le cui protagoniste (modelle e presentatrici) erano signore più anziane delle solite influencer-modelle giovani e perfette.

Sempre la piattaforma Tmall ha lanciato un pop-up store virtuale per promuovere articoli per donne di tutte le età, lasciando che a promuoverlo fossero in contemporanea influencer senior e giovani della Gen Z.

Nel 2022, Tencent ha lanciato la mini-serie I Want to Grow Old Like This, brevi documentari a puntate in cui sei influencer senior raccontano la loro nuova carriera, arrivata dopo una vita scandita da tutt’altra routine e lontana dal glamour attuale.

Secondo il censimento nazionale cinese del 2021 ci sono più di 267 milioni di persone ad avere più di 60 anni.

Si prevede che questo gruppo conterà più di 400 milioni di individui entro il 2035, rappresentando ben il 30% della popolazione totale della Cina.

Si capisce, dunque, che gli sforzi dei brand per questa fascia di popolazione vanno decisamente nella giusta direzione.

 

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