Quali sono le leggi che tutelano i lavoratori stranieri in Cina?

Bentornati all’appuntamento con le notizie di China House, la realtà della Valtellina che connette aziende italiane e cinesi.

Oggi affrontiamo un argomento di grande rilevanza.

Quali sono le leggi che tutelano i lavoratori stranieri in Cina?

Come funziona la previdenza sociale e come sono regolamentati i diritti delle persone non cinesi nel paese?

Scopriamolo grazie al supporto di un interessante documento letto su enappgovt.chinadaily.com.cn.

Il testo base che regola le leggi per i lavoratori stranieri

Il documento a cui facciamo riferimento è il decreto n°16 emesso dal Ministero delle Risorse Umane e della Sicurezza sociale della Repubblica Popolare Cinese.

Il Decreto è entrato in vigore nel 2011 ma spesso aggiornato in base alle necessità e agli adattamenti economico-sociali.

È un testo fondamentale per comprendere in che modo la Cina tutela e protegge i lavoratori stranieri in Cina, che sono in numero crescente.

Ecco i principali articoli che sanciscono diritti e doveri degli stranieri

  • Articolo 1.

    Le misure contenute nel decreto definiscono i diritti e gli interessi degli stranieri che lavorano in Cina e decretano la partecipazione alla vita amministrativa e sociale a norma di legge.

  • Articolo 2.

    Per poter lavorare in Cina, un cittadino straniero deve essere riconosciuto come un individuo non cinese ed essere in possesso di un permesso di lavoro legale. Esistono vari tipi di documenti di questo tipo: il permesso di lavoro per stranieri, il certificato di esperto straniero, il permesso di soggiorno permanente per stranieri, ecc.

  • Articolo 3.

    Aziende, istituzioni pubbliche o sociali, enti privati, fondazioni e/o altre realtà lavorative debitamente registrate in Cina che assumono un cittadino straniero devono assicurare al lavoratore un’assicurazione di base e versare contributi pensionistici, contribuire all’assicurazione medica, all’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, al contributo di disoccupazione, all’assicurazione per la maternità, rispettando le leggi correnti. I lavoratori stranieri che arrivano in Cina possedendo contratti di lavoro stipulati altrove godono degli stessi diritti sopra elencati.

  • Articolo 4.

    Il datore di lavoro che assume legalmente un cittadino straniero deve segnalare il tutto alla previdenza sociale entro trenta giorni dalla data di elaborazione dei loro permessi di lavoro. Per quanto riguarda i lavoratori stranieri inviati in Cina presso enti di servizio di accoglienza, questi ultimi si occuperanno della registrazione come descritto in precedenza.
    Gli uffici addetti all’elaborazione dei permessi di lavoro per stranieri trasmettono i dati alle agenzie di previdenza sociale il prima possibile; a loro volta, le agenzie di previdenza sociale trasmettono i dati dei lavoratori stranieri agli organi statali competenti.

  • Articolo 5.

    I lavoratori stranieri ritenuti idonei hanno il diritto di beneficiare delle prestazioni del sistema di previdenza sociale. Se un cittadino straniero lascia la Cina prima dell’età pensionabile, il conto della previdenza sociale viene sospeso e riattivato quando la persona rientra in Cina. Se ciò non dovesse accadere, l’interessato può chiedere alla previdenza sociale di terminare ogni rapporto e ricevere ciò che gli spetta in un’unica soluzione.

  • Articolo 6.

    In caso di decesso di un lavoratore straniero in Cina, ciò che gli spetta può essere ereditato – seguendo le leggi vigenti.

  • Articolo 7.

    Il lavoratore straniero che percepisce prestazioni sociali mensili ma risiede al di fuori della Cina deve presentare dei documenti rilasciati da consolato/ambasciata cinese all’agenzia di previdenza sociale. Al lavoratore straniero che vive stabilmente in Cina, invece, basterà presentarsi di persona una sola volta all’agenzia delle assicurazioni sociali e bypassare i procedimenti sopra descritti.

  • Articolo 8.

    Qualsiasi controversia riguardante l’assicurazione sociale si verifichi tra un lavoratore straniero e il suo datore di lavoro può essere risolta mediante mediazione o intentando una causa, in conformità con la legge vigente. Il lavoratore straniero che ritiene che i suoi diritti e interessi in materia di assicurazione sociale siano stati violati o non rispettati dal datore di lavoro può chiedere risarcimento ad un’agenzia amministrativa di previdenza sociale o all’agenzia responsabile della riscossione dei contributi di previdenza sociale.

  • Articolo 9.

    Il cittadino straniero che lavora in Cina e proviene da uno stato che ha firmato un accordo di assicurazione sociale bilaterale o multilaterale con la Cina sarà tutelato dal suddetto accordo per quanto riguarda l’assicurazione sociale.

  • Articolo 10.

    Le agenzie che si occupano delle assicurazioni sociali devono fornire i numeri di previdenza sociale agli stranieri, assegnando la tessera di previdenza sociale della Repubblica Popolare Cinese a tutti gli aventi diritto.

  • Articolo 11.

    Le agenzie amministrative di previdenza sociale si occupano della supervisione e dell’ispezione sugli stranieri alla partecipazione al sistema di previdenza sociale. Il datore di lavoro che non comunica correttamente i dati, non paga i contributi o non risulta in conformità con il rispetto delle leggi vigenti è soggetto a sanzioni e provvedimenti. Un datore di lavoro che assume un cittadino straniero senza rispettare tutte le norme previste dalla legge è soggetto a sanzioni secondo le regole per l’Amministrazione dell’occupazione degli stranieri in Cina.

  • Articolo 12.

    Le misure sopra descritte sono in vigore dal 15 ottobre 2011.

Cosa ne pensi di quanto letto nel post? Conoscevi qualcuna tra queste norme? Parliamone insieme, contatta il team China House.

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